L'ultimo capitolo di una grande storia Stefano Gazzoli
by Stefano Gazzoli
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About the Book
E' il febbraio del 2005 ci troviamo nel nord della Cina e precisamente nella regione autonoma della Mongolia Interna nei pressi della città di Chifeng. Qui le temperature invernali sono molto rigide: abbiamo trovato notti fino a -32°C e raramente la temperatura durante il giorno è salita sopra a -10°C. Il cielo è sempre terso e le precipitazioni sono sporadiche essendo ai confini del deserto dei Gobi. Una notte meno fredda delle altre attorno a -18 °C ha nevicato. La neve era finissima e tanto secca al punto da sembrare farina alzandosi al minimo fruscio di vento. Questa regione è attraversata dalla linea ferroviaria Jitong che collega le città di Jining e Tongliao. La linea in questa zona valica il passo di Jingpeng. I binari passano sinuosi tra villaggi di casette di mattoni e fango attorno alle quali vivono una moltitudine di personaggi: bambini dalle gote rosse bruciate dal vento gelido, contadini impegnati nel lavoro, carretti, oche, maiali e massaie. Nelle lunghe salite che portano al valico di Jingpeng le locomotive sbuffano ed emettono delle enormi colonne di vapore bianco che viene enfatizzato dalle rigide temperature invernali. Con le locomotive a vapore lavorano molti uomini: chi carica il carbone, chi fa rifornimento di acqua chi pulisce i binari dal ghiaccio chi si occupa delle lubrificazioni, chi apre manualmente i passaggi a livello ed infine i macchinisti che sembrano minuscoli dentro questa enormi macchine sbuffanti. Ognuno appare ai nostri occhi fiero del proprio ruolo come in una rappresentazione teatrale che si ripete quotidianamente, ma che presto inesorabilmente terminerà. Ognuno di loro è conscio del fatto che col suo lavoro sta scrivendo l'ultimo capitolo della grande storia della locomotiva a vapore che ebbe inizio nella prima metà del lontano ottocento e che ancora continua in questi primi anni del nuovo millennio.
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